giovedì 19 luglio 2012

Chiarezza di un olio essenziale
 Il prezzo della qualità  

Gli oli essenziali (OE) svolgono un ruolo molto importante per lo star bene psico-fisico dell’uomo.  Il loro utilizzo è molto antico, ma l’aromaterapia nasce nella prima metà del ‘900.
Gli OE sono estratti naturali di piante soprattutto fresche, ricavati mediante la distillazione in corrente di vapore acqueo. L’estratto così ottenuto è costituito da una complessa miscela di sostanze organiche di diversa natura chimica. Sono queste ultime ad esercitare le attività specifiche di ogni OE.

Nella maggior parte dei casi, le percentuali di essenza contenute nella pianta, sono al di sotto dell’1%. Questo giustifica i costi di estrazione e di vendita piuttosto elevati.
Un primo aspetto da tener presente quando si sceglie un OE è che ad un basso prezzo corrisponde una scarsa qualità. Di pari passo, si seleziona un OE in base alla serietà dell’azienda produttrice ed in base alla definizione delle caratteristiche chimiche.
La serietà e la qualità dell’OE le ritroviamo sull’etichetta. Sulla confezione, dobbiamo trovare indicata la definizione corretta e per esteso della specie botanica. La definizione generica, ad es. OE di Eucalipto, non ci indica la varietà della pianta e, neanche, la predominanza chimica dell’OE. Nel caso specifico, l’OE potrebbe provenire da una qualsiasi varietà di Eucalipto e siccome ogni varietà presenta composizioni chimiche differenti, avremo un OE non ben definito per l’uso che ne dobbiamo fare.
Altro aspetto di importanza non secondaria, è l’indicazione della provenienza geografica, come viene fatto per i vini. La certificazione biologica o biodinamica, poi, è un’ulteriore garanzia dell’origine geografica essendo zona controllata e ben definita , ma, non solo, perché ci garantisce l’assenza di residui di pesticidi. La zona di provenienza ci parla della storia dell’OE, in quanto le caratteristiche di terreno e di clima determinano, e garantiscono, la specificità chimica – cosiddetto chemotipo -  dell’OE.
Inoltre, su un medesimo tipo di pianta si possono ricavare diversi OE. A seconda della parte di pianta utilizzata si hanno composti diversi con proprietà e composizioni differenti. Ad es. dalla pianta di arancio amaro vengono estratti tre tipi diversi di OE: OE di arancio dalle bucce dei frutti; OE di Neroli dai fiori; OE Petit grain dalle foglie fresche e rametti. Tale indicazione è un ulteriore elemento da leggere sulla confezione di un OE per poterne valutare la sua qualità e caratteristica.
Tutti questi elementi concorrono a creare un OE di alta qualità e vanno verificati nel momento in cui scegliamo di acquistare un olio essenziale.
Marcello Scotti
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